Versione italiana più giù
Racontez-moi votre cuisine italienne…Voilà déjà un bout de temps que j’y pense. Comme je vous disais lors des deux ans du blog 😉 j’ai découvert avec vous non seulement des passionnés de cuisine mais aussi beaucoup d’humanité, vos histoires, vos souvenirs…Cet espace est devenu un espace de partage dans le vrai sens du terme, on y vient aussi pour papoter et j’adore ça 🙂
C’est pourquoi j’ai eu l’idée de vous proposer, cette fois-ci, de me parler de vous à travers un petit jeu. Enfin rien d’intime ne vous inquiétez pas mais juste racontez-moi votre cuisine italienne, comment vous la voyez, qu’est-ce qu’elle évoque pour vous même si vous n’avez jamais été en Italie. Pas besoin d’être romantique hein. Vous pouvez me racconter un épisode rigolo, une recette, un souvenir, écrire une phrase, un adjectif…ce que vous voulez!
La cuisine est toujours très personnelle et subjective, je suis curieuse de découvrir votre regard.
Il suffira donc de me laisser un commentaire jusqu’au 5 avril 2011 à minuit en me parlant de votre cuisine italienne. Vous pouvez m’écrire du monde entier que vous soyez lecteur ou bloggueur.
J’offrirai aux personnes qui ont laissé les 3 commentaires qui m’auront le plus plu, 12 cartes photos des cadeaux gourmands, salés et sucrés, proposés sur le blog. Elles ont un format carte postale, vous pourrez donc les utiliser comme photo tout court, marque-page…
Il s’agit des photos de ces recettes:
Je vous attends nombreux!
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Versione italiana
E’ già da un po’ che ci penso. Come dicevo nel post dei due anni di blog 😉 ho scoperto qui non solo appassionati di cucina, persone calorose e simpaticissime ma anche molta umanità, le votre storie i vostri ricordi. Insomma qui si viene anche per chiaccherare e questo mi piace tantissimo!
L’idea è quindi questa volta di far parlare voi con in cambio un giveaway. Raccontatemi la vostra cucina italiana, cos’è per voi, quali sono le qualità-difetti oppure raccontatemi un ricordo, un episodio divertente. Nessun bisogno d’essere romantici, basta anche une frase, un aggettivo e volendo anche una barzelletta 🙂 Insomma quello che volete!
La cucina è sempre soggettiva, sono molto curiosa di scoprire i vostri sguardi.
Basterà quindi lasciarmi un commento qui sotto fino al 5 aprile 2011 a mezzanotte. Sceglierò poi i 2 commenti che mi colpiranno di più e vi regalerò 12 foto, formato cartolina, dei regali golosi italiani proposti sul blog. Potete usarle come foto, come segnalibro…
La foto sono delle seguenti ricette:
Vi aspetto e grazie in anticipo!
ciao!che bella idea!
quello che mi viene in mente pensando alla cucina e ai ricordi è legato alla mia nonna della puglia che non c'è più.lei adorava la torta di mele,ma fatta con la pasta frolla e le mele sopra e con un'abbondante spolverata di cannella.ricordo quella che avevamo fatto fare per il suo compleanno e messa dentro un cartone per una pizza grande per farle uno scherzo.ne sento ancora il profumo…
Che simpatica quest’idea ^__^
Amore-odio, gioia-dolore, stress-relax, ricordi e progetti, nostalgia e fantasia, il mio sogno chiuso in un cassetto, un mondo da cui fuggo e in cui mi rifugio, ecco cos’è per me la cucina, un insieme di emozioni sempre diverse. Una passione di famiglia, legata la dolce ricordo della mia nonna che da piccola, quando impasta il pane, preparava tutte per me e solo per me “le gemelline” (così le chiamava teneramente!), due piccoli panini accoppiati che nella mia mente di bambina raffiguravano me e lei abbracciate insieme. Credo sia partito tutto da lì, insieme a tutto la mia curiosità sul mondo dei lievitati.
Un bacione, buona giornata
A mon avis, ca va etre un regal de lire ca 🙂 Excellente idee!
La cuisine italienne… J'y suis rentrée par jeu, par défi plutôt: J'avais tant d'amis italiens! C'était facile de les impressionner avec des choses qu'ils ne connaissaient pas, tandis que les cueillir par surprise avec la recette de leur grand-mère… Je jouais un peu avec le feu : à force, il y en a un qui a été tellement surpris qu'il a décidé de me séduire.
Comme contre-attaque c'était plutôt gonflé – et donc apprécié. Le nombre d'italiens dans ma vie n'a donc fait qu'augmenter, au point que je me suis carrément installée à Rome (mon italien avait la nostalgie de la lumière – nous habitions en Hollande).
Depuis, je me délecte de nouveau défis: Des légumes qui ont du goût! Des légumes inconnus! Des produits de terroir impressionnants. Plus un vocabulaire entier à découvrir au fil des jours. Des recettes traditionnelles à dénicher, un tour de main à prendre et une vie à réinventer.
La cucina italiana è ciò che io amo di più al mondo!
Fare da mangiare ed essere serena è ciò che mi gratifica.
Una cucina grande, con un forno grande, con un tavolo grande, un tavolo dove posare una montagna di farina e aggiungere acqua, senza che questa arrivi subito ai bordi, un tavolo dove fare l'amore con amore… una cucina con tanti barattoli di spezie, con pentole, padelle, coppette e tutti gli arnesi di nonna Felicetta, anche quelli apparentemente superflui, come quella specie di cosino giallo a forma di cucchiaio, che ci butti dentro un uovo fresco e ne separa l'albume dal tuorlo. Ho respirato a lungo i profumi del 'fatto in casa', fin da quando la mia testa arrivava appena sotto l'altezza del tavolo, giusto da permettermi di spiare l'arte in punta di piedi, senza essere vista.
Questa è per me la cucina: amore, estro e memoria, motori che alimentano la mia vita.
Grazie ad entrambe per i vostri ricordi e sensazioni 🙂
@ Gracianne: je t'attends 😉
J'ai habité longtemps juste à côté de l'Italie …. plein de choses me viennent à l'esprit au niveau de la cuisine, mais la première ce sont les "Trofiette al pesto con patate e fagiolini" … j'avoue que j'adore ce plat qui est pourtant très, très, très simple, mais pour moi, si la cuisine italienne ne devait se réduite qu'à un plat, ce serait celui là !
http://calialavanille.canalblog.com/archives/2009/09/25/15193464.html
http://calialavanille.canalblog.com/archives/2009/08/05/14658120.html
Preciosas fotografías, que maravilla! besos
Se penso alla cucina italiana mi vengono in mente due immagini, la cucina di mia nonna in cui troneggiava un magnifico tavolo di legno fatto a mano con un bellissimo piano di marmo e in cui non esistevano fornelli a gas ma solo una mitica stufa a legna; e le favolose polpette che faceva con la carne usata per fare il brodo…nel mio personale (e probabilmente non oggettivo parere) lo sfizio più buono che abbia mai avuto il piacere di mangiare in vita mia.
Aah la cuisine italienne,
Cela me rappelle les vacances familiales en Sardeigne, ou à 10 ans j'ai mangé mes premiers sebadas baignés de miel que l'on mangeait sous les pins. Depuis j'y retourne régulièrement, la Sardeigne est devenue ma deuxième maison, avec Mario, ancien barman qui tient maintenant un bar, son épouse qui me déniche chaque année les meilleurs amarettis au monde. J'ai jamais pu dénicher la vrai recette, celles des soeurs célibataires sardes qui les gardent jalousement.
Chaque année je passe mes journées en cuisine avec Sylvanna pour faire ses fameux raviolis à la ricotta et au citron, ses minestrones maison. J'allais oublier le pane carasau que je dévore chaque année avec du dolce sardo. Pour moi c'est le bonheur, des italiens raleurs mais avec la main sur le coeur et cette cuisine mamma mia!!
ChantalB
Il curtigghio siciliano, con sottofondo di stoviglie, delcinato in tutti i dialetti, le lingue, gli accenti e i caratteri. In Italia è quasi sempre l'ora di apparecchiare.
Oddio, sono proprio giusta, io, che non sono nemmeno italiana e ogni volta faccio le ricette russo-italiano. Non lo so proprio che cosa posso raccontarti:)
Bacione
la mamma non mi ha insegnato a cucinare. me lo faceva fare e basta. chiudi i cappelletti, gira il risotto, trita la cipolla. io ero sempre l'aiuto in cucina e non ho mai imparato una ricetta intera! sarà per questo che ora per me è importantissimo recuperare il passato. le voci, i momenti, le risate , sono tutte impresse nei ricordi. mi mancano le ricette. ma sto recuperando. e a proposito delle nonne, di cui leggo spesso…la mia mi correva dietro con la scopa pronta a suonarmele se non la servivo per prima! la cucina italiana è casa. in tutto il mondo.
Pour moi, la cuisine italienne, c'est la cuisine de l'enfance. J'ai commencé à cuisiner des pâtes,au départ des toutes simples puis des lasagnes, puis des canellonis, puis j'ai réalisé une dizaine de tiramisus avant de trouver la texture parfaite, la dose de sucre qui allait bien. Ensuite, j'ai cuisiné des ravioles, en bouillon, à al crème, au boeuf. Et quand je suis triste, fatiguée ou que j'ai un petit coup de mou, hop, je sors la bolo, la crème ou le mascarpone, et mamma mia !
Bonne journée, merci pour ce concours raviveur d'&motions 🙂
Il giusto orgoglio che si confonde con la pavida presunzione, gli spaghetti nella valigia, la cucina di mammà, quindi le fisime dei figli maschi sacralizzate in disgusti snob dalla congiunzione canagliesca di quelli con la mamme, fisime poi magari assurte crescendo a gastronomiche capacità da fine intenditore restando tuttavia vistose tracce della mammonesca origine, la varietà infinita di modi di cucinare e piatti e ricette che germoglia in ogni paesello o anfratto, i supermercati di paese che radunano sugli scaffali quantità impreviste di confettini e zuccherini e lieviti per torte e giganteschi ruoti e padelle che fanno indovinare la presenza di tante signore ancora santamente all’opera proprio come una volta, una terra ricca che ancora non vuole saperne di essere del tutto mangiata da villette con giardinetto e caminetto e tavernetta e si difende con improvvise commoventi distese di olivi dai saggi tronchi annosi, di vigneti dove il contadino ha ceduto il passo agli enologi e affiancandosi a loro è diventato protagonista di un imprevisto formidabile sviluppo con picchi di qualità preziosa, una ristorazione che dopo anni di spaghetti della casa e pasta mare e monti si è lanciata in una delle poche imprese dove ancora può contare la competenza, e questo ci consola in un paese dove le mafie legali e illegali vanno impestandoci con tutt’altre carriere, un pullulare fitto di giovinette che si sono buttate a bloggheggiar con arte di cucina, restando tuttavia nel mistero chi diavolo mangia tutto ciò che cucinano e con che sapienza sanno convitare, o se trasgressivamente cucinano solo per fotografare (ciò sì che mi piacerebbe parecchio esplorare in un contest), e poi e poi e poi ma qui la pianto con questo invito che sì, un po’ mi ha sollecitato, per non parlare del fatto che Edda mi sta simpatica.
Se penso che il babà napoletano nasce dal kugelhuph centroeuropeo, che la carabaccia toscana è stretta parente della soupe a l'onion, che il baccalà dei mari del Nord lo mangiamo in tutto lo stivale, se penso che quando parliamo di ragù possiamo aprire una disputa infinita tra bolognesi e napoletani, che una focaccia, una pizza e una scaccia fanno parte di un'unica grande famiglia e che un piatto di pasta al dente ed un risotto all'onda solo in Italia possiamo mangiarli, beh allora mi rendo conto che la cucina italiana viaggia ed ha viaggiato tanto ed è così varia e diversa da nord a sud, da regione a regione, da città a città anche grazie a tutto questo viaggiare, ed è proprio la sua grande forza
Pour moi la cuisine italienne, il n'y a rien de plus sensuel, joyeux, familier, simple, chaleureux. J'aime voir mon homme préparer la pâte à pizza, ça me met l'eau à la bouche… Manger un plat de pâtes fraîches avec une sauce aux légumes croquants et du vieux parmesan, un bon plat pour les amoureux affamés par l'amour… J'aime les soirées entre amis, tous dans la cuisine, à choisir et couper les légumes pour la pizza, cette ambiance de joyeuse amitié, de familiarité, de simplicité… Je trouve que c'est une cuisine qui nous ramène à la simplicité, à l'instant, au partage! J'adore et ton blog en est pour moi le reflet! Merci Edda 🙂
Fino a 30 anni sono stata nella mia città, Bari, e i piatti della mia mamma mi piacevano ma mi sembravano privi di interesse rispetto a quelli del resto del mondo.
A Napoli ho deciso che dovevo imparare a fare le orecchiette, patate riso e cozze e tutte quelle cose per cui mi sarebbe stato molto utile seguire le mani esperte di mia mamma anzichè farmi spiegare tutto al telefono.
Ora, a Roma, provo a formarmi sulla cucina della capitale, ma piazzo in libreria un libro di cucina napoletana, decisa a recuperare il tempo perduto.
Ora che mi ci fai pensare, la mia è una cucina italiana in differita!! 🙂
La cucina italiana.
La mia cara povera cucina italiana che viene spesso rivista reinventata oltraggiata, e a me, espatriata, tocca dire ma veramente non é proprio cosí, suscitando sguardi perplessi e dubbiosi.
La cucina italiana che qui a sud ha addirittura ha fama di ingrassare: ma insomma sono grassi gli italiani? Condiderando la quantitá di cibo che ci godiamo, se fosse ingrassanre saremmo un popolo di obesi e invece no.
La cucina italiana cosí attenta alle materie prime, alle cotture, alla tradizione. Quasi maniacalmente, quasi ossissivemante.
La cucina italiana delle nonne zie e mamme, che a volte si chiude a riccio su stessa.
La cucina italiana. La mia cucina.
Ne pas parler l'italien, me prive d'autant de ces témoignages tous sûrement plus beaux et émouvants les uns que les autres. C'est en français que je te donnerai le mien.
Ma grand-mère était fille-mère, un truc pas bien vu à l'époque, il y a maintenant 69 ans précisément. Mon père n'a donc jamais connu son père. Sa filiation tient donc à ce que l'on appelle "un secret de famille", appellation fallacieuse puisque ma grand-mère en était la seule détentrice.
Nous avons su qu'elle fut quelques temps avec un bel italien et tout le monde, moi petite fille la première, se prit à rêver d'origine italienne et de sang coulant dans nos veines.
Nous n'en saurons pas plus, ma grand-mère s'est éteinte à 102 ans, il y a trois ans de cela, emportant avec elle son amour éphémère et son secret.
Depuis, d'irrésistibles envies m'attirent vers les couleurs et la cuisine de l'Italie. Réel ou imaginaire cette ascendance a marqué mon enfance et imprimé un parfum de connivence avec tout ce qui touche à ce pays.
J'ai lu, il y a plusieurs années, un livre prêté par un ami, dont je n'arrive malheureusement pas à retrouver le titre, où une anglaise racontait la rénovation de leur maison en Toscane et leurs découvertes culinaires.
Il ne se passait rien, il y avait juste une tonnelle, un abri de fraîcheur ombragé et une succession de plats colorés et parfumés partagés entre voisins et amis autour de discussions animées.
La vie, tout simplement, c'est là que je veux aller.
🙂
e che dire….siamo quello che mangiamo!
Quindi mangio italiano e sono felice di farlo.Credo che sia una delle cucine più belle, colorate,profumate,eleganti.Io adoro i dolci e i lievitati, non tanto mangiarli..ma prepararli, credo che siano delle opere d'arte, quindi dpendono solo dalla fantasia dell'autore, dai suoi pennelli e dalla sua tela.
Molto pesso preferisco guardare e ammirare più che mangiare.
La cucina è arte ^_^
Bella Edda, sistemo anche il tuo bannerino nel mio blog.Un bacione e auguri!
Adoro la cucina italiana, ma non all'estero! Quando vivevo in Inghilterra i miei amici, pensando di fare una cosa a me gradita, mi portavano spesso in ristoranti italiani terribili… di gran lunga meglio un bel fish and chips restaurant o una cena in un tradizionale pub!
Bonjour,
La cuisine italienne ? c'est la joie de vivre et de partage, c'est une cuisine : colorée, odorante, sensuelle, goûteuse, généreuse …
Je me souviens quand avec ma grand-mère, nous faisions sécher les pâtes sur des draps posés
ssur les lits, nous tournions les niokis dans la farine…et l'odeur de cette sauce tomate, qui mijotait toujours sur le coin de la cuisinière à bois…
Je me souviens également de mon grand-père qui trempait son pain dans du vin et qu'il disait "faire chichole" …
Je cuisine souvent italien…mes enfants également, mais j'ai un immense regret : ne pas parler italien couramment.
Je suis une enfant de la guerre et mon père ne voulait pas que l'on parle italien, alors qu'il
s'adressait à nous dans sa langue maternelle.
Alors, j'ai acheté "l'italien pour les nuls" !!… (nous allons pratiquement toutes les années en Italie …)
Je n'ai pas de blog, mais je vous visite tous les jours ….ou presque.
Bonne contiunation à votre joli blog.
Nicole
Che bella idea!
La cucina italiana per noi è passione, emozione, rispetto per le tradizioni, ma anche innovazione.
La cuisine italienne, elle est vraiment trop variée,trop colorée, trop savoureuse pour la raconter en quelques lignes….cependant la poésie que mon fils de 6 ans apprend en ce moment lui rends aussi hommage alors je me fais un plaisir de la partager …car la cuisine italienne c'est aussi et beaucoup du partage, de la convivialité, de la chaleur humaine et aussi de la transmission de vieilles recettes…
Les Spaghettis d'Italie :
L'Italie, c'est le pays des spaghettis, on les mange le midi et le soir aussi.
Mijotés à la bolognaise, ou déguisés en fruits de mer, c'est une recette de grand-mère.
Spaghettis aspirés par un bout, qui éclaboussent partout, spaghettis géants, qu'on mange à deux, comme c'est tentant!
Les spaghettis c'est coloré comme le drapeau de l'Italie, du blanc pour les pâtes, du rouge pour la tomate, et du vert pour le pistou !
La cuisine italienne… c'est d'abord, celle de ma grande-tante, les grands plats de gnocchis à la sauge qu'elle préparait pour toute la famille et la traditionnelle polenta que nous allions manger chez elle. Pleine de soleil, de parfums, d'amour et de partage.
C'est aussi celle dégustée en Italie avec ce mémorable plat de tagliatelles à la truffe blanche dégusté en amoureux dans une petite rue de Sienne il y a quelques années.
Mais c'est aussi celle que j'essaie de réaliser pour ne pas oublier mes racines, à défaut de parler cette si belle langue. Lorsque j'annonce un risotto ou une pizza, tout le monde accourt à table, même mon petit dernier de quatorze mois ! Côté dessert, la panna cotta est aussi un grand classique chez nous, plutôt en été avec un coulis de fruits frais – un mot que ma fille a très vite su dire.
Ton blog est une magnifique source d'inspiration et j'espère que notre escapade vénitienne du mois d'avril sera l'occasion pour les enfants et nous de découvrir de nouvelles saveurs.
J'ai gardé en mémoire une de mes premières escapades en Toscane, à San Gimignano. On ne sait dire pourquoi, certains souvenirs restent et d'autres s'éclipsent… Celui-ci doit remonter à une dizaine d'années, c'était au début des vacances, une magnifique journée de juillet. Fatigués de grimper jusqu'au centre du village, nous nous sommes arrêtés devant un minuscule troquet qui proposait des crus italiens dans une de ces ruelles très étroites qui font le charme de ces villages anciens. A la seule table présente, posée sur une plate-forme en bois pour compenser la pente abrupte, nous avons grignoté des bruschette en sirotant un verre de San Gimignano. Vraiment excellentes, avec du ciabatta juste grillé comme il fallait, des tomates gorgées de soleil, une huile d'olive bien parfumée, une pointe d'ail et du basilic ! La vraie Dolce Vita !
Pour moi, la cuisine italienne, c'est ça. De beaux produits et de la simplicité. J'adore !
Bonsoir Edda,
… Mon premier souvenir de cuisine italienne remonte à l’enfance.
. Acteur principal : mon grand-père originaire d’Amalfi.
. Lieu : la minuscule cuisine du cabanon provençal donnant sur le verger de cerisiers.
. Premier indice : une succession de parfums qui mettent instantanément l’appétit en émoi !
. Cheminement : aucun ; aucune trace de recette couchée sur le papier. Tout est dans l’instinct, le coup d’oeil, l’odorat, le choix des produits ….
. Deuxième indice : ail, petit salé, huile d’olive, tomates… les ingrédients principaux de la sauce tomate devant accompagner les pâtes !
. Le point d’aboutissement : quand après tant d’attention, amour et patience, la couleur rouge de la tomate vire à l’orange caractéristique.
. Le temps du recueillement : à table, quand mon grand-père nous servait tous d’abord, dans un silence religieux, et lui en dernier. Courtoisie, politesse ? Que neni ! Tout simplement parce que la dernière portion est imprégnée de sauce, et donc la meilleure ! Il était toujours pris en flagrant délit de péché de gourmandise, mais nous étions attendris et nous l’aimions encore plus notre grand-père ! Bises, Françoise
Eh bien pour moi c'est un souvenir olfactif… Celui du parmesan. Lorsque j'étais petite, dans la cuisine de ma grand-mère, qui était italienne, il y avait toujours du parmesan ont le parfum se mêlait à des écorces d'orange qu'elle faisait sécher. Je trouvais cela très sensuel 😉
Amicalement
Isa-Marie
Ciao cara, mi piace ricordare in questo modo,senza essere troppo mielosa…
La scena di Sordi in "Un Americano a Roma" la scena "maccherone tu m'hai provocato e io te distruggo!"
Donatella
…é la mia casa, i miei profumi, i miei sapori più intimi e sostanziali che mi danno ancora l'illusione di essere bambina!!!!!
Un'abbraccio Edda <3
…è il ricordo di un pentolone con il ragù che 'pippiava'… il sabato sera…una nonna che cercava di consolarmi con un 'culillo' di pane intriso di quel ragù che ancora non si era ristretto ma … era il più buono del mondo…
un abbraccio
dida
Per me la cucina italiana, da quando vivo in Francia, è divenuta quasi una riscoperta della tradizione. Faccio la pasta in casa, il tiramisù o la pizza che prima a Roma non sentivo il bisogno di fare. La cosa curiosa è che mi avvicno alla mia tradizione culinaria con in prodotti che trovo qui, quindi sempre tanta ricerca e sperimentazione per arrivare ad un gusto più possibile vero, almeno per me.
Bonne idée ces cartes postales !
La cuisine italienne ?
Pendant 20 ans, tous les samedis,
Chez ma mamie italienne
Recettes qui n'existent dans aucun bouquin,
Pâtes fraîches, sauce tomate du jardin
Pizzas, chaussons et ravioli
La cuisine d'Italie ?
Mes vacances calabraises
Depuis mes deux ans
Depuis 32 ans
A la plage, les taralli
Après la mer, des spaghetti
Le bon pain cuit dans le four de Zia
Et quel régal cette Mozzarella !
La cucina italiana ?
Celle des Pouilles avec Beau-papa,
Fruits de mer et risotto improvisé !
Huile d'olive et poivrons grillés
Mustaccioli et glace aux pignons de pin
Souvenirs de l'été dernier !
Et c'est presque devenu, finalement,
Ma cuisine du quotidien !
Sans parler de mon nom de famille
Qui évoque la cuisine italienne !
Per me la cucina italiana è inevitabilmente legata a quella del Sud, quella della mia infanzia ed in particolare è associata al senso di famiglia e ad eventi importanti: in estate le sorelle di mio padre si riunivano a casa mia per aiutare la mia mamma nel rito della conserva dei pomodori ed in quell’occasione la casa si animava delle grida dei cuginetti piccoli (e tra quelli, anch’io), costretti a seguire le mamme che approfittavano di quelle ore di alacrità, per organizzare ingegnose marachelle.
La stessa scena si ripeteva in inverno, quando si preparavano i dolci per Natale e qualche mese dopo, i salumi …
A Pasqua cambiava la location: tutti dalla zia Maria che aveva il forno a legna, dove non si contavano le infornate dei tipici dolci pasquali con le uova sode …….
Il tutto si svolgeva in un’atmosfera di gioiosa condivisione, mentre si rievocavano episodi vari!
La cucina italiana per me è un miscuglio di ricordi e sensazioni, coniugati al tempo passato …..
bellissima idea che mi fa scrivere di getto:
Quando penso alla cucina in generale e soprattutto a quella italiana, che è la mia, la prima parola che mi viene in mente è :Amore!
Con la A grande 🙂 come grande e generoso è il cuore di chi cucina per condividere, come grande deve essere lo spazio in cui si pensano e si creano le ricette, come grande deve essere il forno per il pane fragrante e profumato, come grande deve essere la tavola (anche virtuale) alla quale sono invitati i nostri amici, come grande è la passione con cui si preparano i cibi …
Tra profumi, tradizioni, ricordi, esperimenti si creano magiche alchimie che trasformano un piatto cucinato con amore in una vera opera d’arte che parla di noi e del nostro Paese.
Comme tu es curieuse, mais à toi je peux bien te le confier… Au moment où je suis tombée amoureuse, j'ai découvert la cuisine italienne. Cette histoire dure depuis 36 ans. Au fur et à mesure que nous avons visité son pays, j'ai goûté les spécialités, non seulement les pâtes mais aussi les légumes dont vous avez l'art et la manière de les accommoder, les petits oiseaux (souvenir de Turin : une échoppe où l'on mangeait debout ces petites choses juste rôties en broche), les poissons et coquillages (souvenir de Puzzuoli ou de San Vincenzo), les glaces, etc… Une anecdote ? visite de Rome où nous séjournons 4 jours, l'ambiance est tendue, pour tout dire j'ai perdu mon sourire… Départ de Rome en voiture, nous roulons pour nous arrêter à Orvieto et là sous une tonnelle, nous déjeûnons en dégustant un Orvieto blanc (gouleyant), nous nous regardons, nous nous sourions pour finir par éclater de rire et nous embrasser comme au premier jour. L'Italie, les Italiens, la cuisine italienne, j'aime, j'aime. Je ne suis pas née Italienne mais je me sens Italienne… J'aurais pu aussi te parler de mon apprentissage de la cuisine, mais comme elle est liée à NOTRE histoire, tu imagines bien qu'elle est très, très présente. Viva Italia!
Ton sujet est tellement émouvant !!!
Rien que de lire tous ces commentaires j'ai une profonde nostalgie qui me met la larme à l'oeil (d'accord, je suis super émotive mais quand même)…
Mon père est arrivé en France il y a 40 ans, laissant sa famille au pays, loin, bien loin, en Puglia.
Chaque année depuis 36 ans nous y retournons et c'est pour moi une nécessité, un retour aux sources indispensable à mon équilibre. J'ai là-bas une famille tellement chaleureuse qui me manque au quotidien.
La cuisine italienne c'est donc pour moi le souvenir de Nonna qui prépare le plat de sauce tomate dominical autour duquel toute la famille se rassemblait… Il y a bien longtemps, malheureusement qu'elle n'est plus parmi nous, mais la coutume du dimanche en famille perdure, indispensable, nécessaire.
La cuisine italienne c'est aujourd'hui ma zia qui passe un temps inconcidérable dans sa cuisine pour, sans cesse, et chaque année nous faire découvrir de nouvelles saveurs !!!
La cuisine italienne, c'est cette gastronomie, cette chaleur qui coule dans mes veines et celles de mes enfants qui clament à qui veut bien l'entendre leurs origines, d'une si grande importance à leurs yeux.
Sans doute un transfert sentimental de ma part.
En tout cas merci pour cet exutoire éphémère…..
Ho vissuto anni all'estero e ovunque tutti mi chiedevano della nostra cucina….in Tunisia aspiravano a mangiare le lasagne al forno…in Grecia volevano che cucinassi loro il risotto…a Bali volevano il parmigiano…e anche se ero giovane e non ancora particolarmente appassionata (insomma preferivo altri svaghi…), mi sforzavo di accontentare le richieste e a mia volta di memorizzare, di capire come si fa un tajine o uno zighini'…adesso che sono mamma e non viaggio piu', mi rinchiudo in cucina e viaggio così…e il cucinare è per me un'espressione della mia creatività… e sperimento tutte le ricette di voi fantastici food bloggers…e ogni volta che che qualcuno assaggia e apprezza sono felice! Realizzo qualcosa che piace e rende felici e questo mi appaga…tuto questo grazie anche a te! Che gioia in cucina!!! Buona serata e buona domenica, Monica
edduzza mia,
la cucina italiana è, per me, una gioia riscoperta relativamente tardi; il matrimonio mi ha "spinto" a improvvisarmi cuciniera. La mia indole di "superdonna" però mi ha invogliato a cercare di fare sempre meglio, di stupire con effetti speciali e sedurre le persone che bene mi vogliono con piatti fuori dell'ordinario
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ciao duciazza
cla
La mia cucina italiana…come per tanti…può sembrare scontato: entrare, dopo un lungo viaggio, nella cucina di mia nonna paterna, a Sapri (Sa), ed essere invasi dal profumo di 12-13 pastiere che confezionva per regalarle a tutto il parentado! Era una gioia senza fine e per questo non c'è anno senza che passi due giorni a cuocere pastiere, in suo ricordo!
Non ho voluto leggere i commenti precedenti per non farmi influenzare e quindi con ogni probabilità dirò cose già dette.
La mia cucina italiana è…
…l'emozione nell'assaporare il primo risotto con gli asparagi della stagione…
…lo stupore davanti alla pienezza di un piatto di pasta condito con due cipollotti e una foglia di basilico…
…lo scoprire che Napoli e Mantova convivono sotto il segno dello strutto…
…la gioia di un sapere infinito che si rinnova intingendosi quotidianamente nelle nostre case.
W l'Italia!
Je suis allée plusieurs fois à Milan et Bologne, et même si ces voyages datent d'il y a déjà quelques années, je me souviens de chacun des mets que j'ai dégusté en Italie. Des plats les plus simples et classiques jusqu'aux plats les plus élaborés, une pizza à 1 euro sur un marché local, une foccacia remplie de roquette, un risotto aux asperges, un melon frais comme l'été et son jambon cru qui fond sur la langue, un aperitivo gargantuesque, un cocktail pétillant de champagne et ses fraises, les penne au safran et courgettes sur cette terrasse ensoleillée, ou les gelati à la fior di latte…
La cucina italiana per me? E' qualcosa che va ald i là del cibo, è uno stato mentale, è uno stile di vita. Chi ama la cucina italiana sa bene quanto contano le materie prime, quanto contano le tradizioni e quanto conta quell'estro creativo che ci caratterizza. Se c'è una cosa per cui gli italiani nn invidiano gli stranieri è la cucina, è il cibo, sono i profumi che il nostro paese riesce a regslsrci, sono i colori e i ricordi che un piatto di spaghetti riescono a rammentare. I Love Italy, I love food!
… la mia è una cucina di tradizioni e di ricordi col tavolo di marmo, piena di “caccavelle e di tiane”, in cui come in quella di Peppino e Rosa (Priore, i protagonisti della commedia “sabato, domenica e lunedì”) si celebra il rito del ragù della domenica, secondo l’antica ricetta di Eduardo De Filippo e in cui vive, anzi rivive, sussurrata, la ricetta segreta del vero ragù napoletano, che si svela “fin dalle primissime ore del mattino quando un tenero vapore si congeda dal tegame di terracotta in cui diventa bionda la cipolla ed esala le sue nobili essenze il rametto di basilico appena colto sul davanzale”.
… la mia è una cucina di odori e di magia dove la cipolla, soffritta a fuoco basso, “si consuma fino a creare intorno alla carne una specie di crosta nera” prima di lasciarsi avidamente inebriare dal vino bianco, che “scioglie la crosta e la trasforma, fino a farla diventare dorata e caramellosa”, mentre il pomodoro attende docilmente il suo momento.
… la mia è una cucina di passione e di dedizione, perciò, mi raccomando, versate un solo cucchiaio di concentrato di pomodoro alla volta e lasciate che vada a fondersi golosamente con il precedente, prima di aggiungerne un altro e, poi, amorevolmente, andate avanti cosi’ fino all’ultima goccia e per almeno un’ora. A questo punto terminate, unendo, in due o tre volte, la passata di pomodoro, riportate a bollore, abbassate il fuoco al minimo, sistemate la “cucchiarella di legno sull’orlo della casseruola, appoggiandovi sopra il coperchio in modo che il vapore possa uscire insieme all’irresistibile profumo che si spargerà per tutta la casa”, come promessa mantenuta di una ricompensa tanto attesa.
… la mia è, infine, una cucina d’amore e di premurose attenzioni , da questo istante, infatti, il ragù va lasciato sobbollire, per almeno un paio d’ore, a fiamma lentissima, per evitare che si attacchi al fondo della pentola, mentre, lentamente e completamente, la carne si abbandona al rassicurante calore del sugo, avvolgente come un abbraccio senza pensare a quando verrà messa da parte, proprio come un innammorato e anzi lieta di donare la parte migliore di sè all’altro, che l’accetta per diventare più buono.
… per le altre due ore circa il ragù resterà il protagonista assoluto, lasciato lì dolcemente a “peppiare” fino al giusto punto di cottura, quando, cioè, ormai “denso e compatto e di colore palissandro scuro, sarà riuscito alla perfezione”… questa, insomma, è la mia cucina, è la cucina del ragù che, ogni volta, mette in relazione tra loro le persone, che crea persino malintesi, litigi e riappacificazioni, che è oggetto di discussioni e di giudizi, ma anche di cure amorevoli e pazienti, perché per me il ragù napoletano è uno dei modi “per celebrare la vita e per apprezzarla” …
Je n'ai pas ecrit, parce que pour moi c'est trop de choses a la fois, il me faudrait des pages, je n'arrive pas a mettre en mots. Mais je suis revenue lire et certaines de ces histoires m'ont mis les larmes aux yeux.
Je crois qu'on pourrait dire, que la cuisine italienne c'est ca, l'emotion dans les plats.
Merci tout plein pour ce joli recueil de souvenirs gourmands.
Pour Boljo : peut-être le titre du livre est-il Sous le soleil de Toscane de Frances Mayes (une Américaine cependant, pas une Anglaise)…
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