Versione italiana più giù
Il y a quelques temps, en me promenant dans les rues de Paris, j’eu l’idée du thème pour le troisième numéro du magazine G2 Kitchen. Les vitrines des anciens bistrots, dorées, décorées et le souvenir de ces plats fumants, parfumés au beurre, sans façons, comme chez ma grand-mère maternelle.
Je me suis dite que même s’il s’agit de grands classiques, que certains plats sont presque abusés, en fin d’hiver il serait intéressant de se réchauffer la panse avec des saveurs très françaises presque sans temps. Et j’avais envie de les faire découvrir à nos amis italiens.
Du coup nous avons mangé très français pendant une semaine, avec beaucoup de plaisir. C’était vraiment bon et réconfortant!Donc voilà un des thèmes de G2Kitchen qui sort aujourd’hui mais vous en découvrirez encore et encore!
Vous pouvez le feuilleter (en italien pour l’instant) ICI à condition de le partager sur un réseau social (ça ne coûte rien mais c’est important pour nous 😉
En prime, je vous donne la recette de la soupe à l’oignon gratinée publiée dans le magazine. D’origine paysanne, elle est devenue symbole des bistrots, servie à toute heure après le théâtre.
Pas révolutionnaire me direz-vous mais quand elle est bien faite c’est incomparable. Le secret consiste à utiliser toujours de bons oignons pas trop grands (ils sont moins goûteux) et à bien faire mijoter le tout 🙂
Soupe à l’oignon gratinée (pour 8 personnes)
– 900 g d’oignons jaunes moyens
– 80 g de beurre
– 20 g de farine (facultatif)
– 2 litres de bouillon de viande o éventuellement de l’eau
– 200 g de tranches de baguette ou de pain de campagne
– 200 g de Comté o d’Emmental ou de Gruyère
– sel, poivre
1. Eplucher les oignons et les couper en tranches fines. Mettre dans une grande casserole avec le beurre et faire mijoter à feu doux pendant une vingtaine de minutes. Les oignons doivent compoter. Ajouter la farine, mélanger puis verser le bouillon. Porter à petite ébullition pendant 20-30 minutes. Saler et poivrer.
2. Pendant ce temps, chauffer le four à 200°C. Griller les tranches de pain des deux côtés pendant 3-4 minutes. Râper le fromage.
3. Verser la soupe dans des cocottes qui puissent passer au four, poser les tranches de pain, parsemer de fromage puis faire gratiner à 220°C pendant quelques minutes. Servir chaud.
La soupe (sans le pain et le fromage) peut se préparer la veille. Il suffira donc de la chauffer et la gratiner au dernier moment.
Versione italiana
E’ passeggiando per le strade di Parigi (un pò di corsa come al solito) che mi è venuto in mente il nuovo tema di fine inverno per G2 Kitchen. Il bistrot, le sue vetrine dorate, i suoi decori antichi, i menù con piatti di cucina di casa, alcuni con il profumo del burro, delle zuppe o degli stufati di mia nonna materna. Mi piace questo binomio tra il fascino retro’, la cucina senza tempo e l’innovazione (alcuni bistrots sono molto creativi ma è più raro).
Avevo voglia di coccolarvi con questa cucina della Francia profonda, semplice, ricca e rassicurante. Così è nato il menù bistrot. Per più di una settimana abbiamo mangiato cucina francese (senza pasta quindi), riscoprendo antiche delizie 🙂
Questo è uno dei numerosissimi temi del nuovo G2 Kitchen con ancora i tocchi invernali ma anche le promesse per la prossima stagione. E’ stupendo (giudizio mooolto soggettivo 😉
Vi lascio scoprirlo. Per scaricarlo, sarà necessario condividerlo su facebook, twitter… non costa nulla ma è importante per noi ;-). Buona lettura!
Intanto vi offro un assaggino di un grande classico: la soupe à l’oignon gratinée. Può sembrare banale ma se fatta bene è di una bontà unica, non stanca mai.
La soupe à l’oignon è una zuppa molto semplice d’origini umili, contadine. Poi è arrivata nelle città, in particolare nei bistrots parigini, dove era servita nei locali dopo il teatro. Ancora oggi la potete trovare quasi a qualsiasi ora del giorno.
E’ preferibile usare cipolle gialle di media grandezza (quelle grandi sono meno saporite). La zuppa si puo’ preparare in largo anticipo (anche la vigilia) per poi scaldarla e gratinarla giusto prima di servire. Tutto il segreto stà nella bontà delle cipolle e nella cottura lenta.
Zuppa di cipolle gratinata (per 8 persone)
– 900 gr di cipolle gialle medie
– 80 g di burro
– 20 g di farina (facoltativo)
– 2 litri di brodo di carne o vegetale o anche d’acqua
– 200 g di fette di pane (baguette o pane casareccio)
– 200 g di Comté o di Emmental o anche di Fontina
– sale, pepe
1. Sbucciare e lavare le cipolle poi tagliarle a fettine sottili. Metterle in un pentolone con le cipolle e il burro e far sobbollire appena, a fuoco basso, per una ventina di minuti (si deve ottenere una specie di composta). Cospargere di farina, mescolare e versare il brodo. Cuocere di nuovo, facendo sobbollire per 20-30 minuti. Salare e pepare.
2. Nel frattempo, scaldare il forno a 200°C. Tostare le fette di pane al forno sui due lati per 3-4 minuti. Grattuggiare il formaggio.
3. Versare la zuppa in delle ciotole che possano passare in forno, poggiare le fette di pane e cospargere di formaggio. Farle gratinare a 220°C (funzione grill) per qualche minuto. Servire caldo.
Ah i bistrot, mi ricordano quando vivevo a Parigi. Potevo passarci pomeriggi interi a guardare la gente e i turisti passare! Ottima la zuppa di cipolle, me la segno! 🙂
lo stavamo aspettando con ansia!!
grazie ancora per questo numero, bello di sicuro. ora lo scarico!!
La zuppa di cipolle gratinata!!!! mmmmmm che bontà….quando vado a parigi ne faccio sempre delle scorpacciate enormi…la adoro. Vado a scaricare il nuovo numero 😉
Che foto meravigliosa!!!
Les magazines s'enchaînent pour notre plus grand plaisir !
Dommage pour l'obligation de passer par Facebook et compagnie. J'ai beaucoup aimé les numéros précédents de G2Kitchen mais je me refuse à cautionner Facebook et cela me coûterait donc beaucoup … tant pis, je me passerai de la lecture de ce troisième numéro.
sei sempre bravissima, complimenti! questa zuppa è divina! e le foto, poi… 😀
Un délice! Je me réjouis de lire la version en anglais.
Bises,
Rosa
@ Tiuscha: 🙂
@ Pralines et canelés: je respecte ta position bien sûr 🙂 Facebook et compagnie en soi n'en savent rien ;-), pour nous c'est un moyen d'avoir de la visibilité compte tenu de l'immense travail (professionnel) qu'il y a derrière. S'il y a un autre moyen, nous sommes preneurs. En tous cas si tu n'as envie que de le feuilleter il est toujours disponible (j'ai indiqué le lien) sans rien faire.
Merci en tous pour les compliments et bonne journée
@ Kristel: sì è un pò un simbolo! Se provi fammi sapere
@ Gaia: prego e grazie a te!
@ Elenuccia: hai visto? Vedrai che fatta in casa è una delizia
@ Erborina: grazie!!!
@ Rosa: merci! Je ne sais s'il va sortir aussi en anglais… Je te tiens au courant.
Ricordo la prima volta che ho mangiato una zuppa di cipolle… in un bistrot parigino, in pieno agosto, con il garçon che provava a convincermi che "non, c'est pas la juste saison". In effetti ho rischiato il collasso, ma è stato amore. Corro a leggermi il nuovo numero!
Una mia amica mi decanta sempre con ardore la bontà di questa preparazione: dovrò decidermi 😀
J'adore la soupe à l'oignon. J'ai prévu d'en faire dans les prochains jours, mais il me manque du gruyère… J'espère juste que mes oignons vont encore tenir une 15aine de jour jusqu'aux prochaines courses !
e' da tanto che cercavo una ricetta della famosa zuppa di cipolle…ed eccola qui! Mi sembra buonissima..me la cucinerò così proverò anche il sapore! In francia si serve al posto del primo? O come contorno?
Bien sur que c'est delicieux! ce magazine italien est un vrai plaisir a lire. merci encore pour tout ce travail.
No no, non è banale per niente! È sempre buonissima.
Il tuo articolo sui bistrot parigini mi fa venir voglia di montare sul treno anche solo per una visitina da mattina a sera… 🙂 Da qua è un attimo!
Un abbraccio.
Ciao Edda, non ci conosciamo ancora, ma ogni tanto vengo a leggerti, ora ho un blog anch'io, vieni a trovarmi. Intanto complimenti per la tua zuppa, che adoro, come tutta la cucina francese. Dice bene Carolina, fa venir voglia di tornare a Parigi.
un bacio
wow! che meraviglia, mi piace un sacco!
la proverò presto!
bisous
buona la soupe!
vado a sfogliare il nuovo numero! 🙂
banner già inserito sul blog 😀
Ciao, é da parecchio tempo che ti seguo, ma questo é il mio primo commento. Complimenti per le foto, sono bellissime. Adoro Parigi e i suoi bistrots, proverò sicuramente la tua zuppa e ti seguirò anche sulla rivista.
A presto
Liz
Elle est aussi appétissante que belle !
Magnifique recette !
Baci
Letto! M E R A V I G L I O S O!
Posso metter anch'io il banner sul mio blog?
miam cela donne envie! Il me manque les bols… Je remplace le bouillon de viande par un bouillon de légumes (plutôt aux herbes). Je n'ai pas encore feuilleté le magazine mais je ne manquerai pas de le faire quand j'aurai du temps. J'aime beaucoup tes recettes, les textes, les photos! Merci pour tout cela!
Encore merci pour votre chaleur et vos mots, je suis touchée!
Un grande grazie per i vostri messaggi calorosi!
I love how you arranged the cheesy croutons on top. So elegant.
@ Carolyn: thanks a lot for the kind message!
Provate ad aggiungere una foglia d'alloro e un bicchierino di vino rosso in cottura, vedrete la differenza… :)))
Grazie per il consiglio! All'alloro ci avevo pensato al vino rosso no. Ho seguito una ricetta molto classica… proverò con le modifiche 😉
Esistono diverse ricette classiche, ad esempio Madame Saint-Ange (una specie di Artusi francese…)indica addirittura farina e latte nella sua ricetta, e in effetti mi è capitato di aggiungerli a volte e devo dire che mi è piaciuto… 🙂
Io ho usato la ricetta insegnata per l'esame di cuoco 🙂 Sulla farina i francesi discutono (tipo noi 😉 perché sembrerebbe che la cremina deve formarsi unicamente con le cipolle… L'idea del latte mi piace.